mercoledì 2 novembre 2011

Corso di musica per bambini "Baby Opus 1": qualche domanda all'insegnante

Ecco di seguito qualche domanda all'insegnante Manuela Pettinari, che chiarirà gli aspetti principali del corso Baby Opus 1

Il primo incontro per quando è previsto?
Il primo incontro è previsto per mercoledì 1 Ottobre dalle ore 17 alle 18 ed è aperto a tutti gli interessati, che possono fare una prova e valutare se le attività sono di proprio gradimento.

La durata del corso?
E' variabile: solitamente si parte ad ottobre (inizi o metà) e si prosegue fino a fine maggio, ma occorre ascoltare i bambini. Capita di frequente che, con il bel tempo, da maggio in avanti,  i bambini abbiano voglia di stare all'aperto: in tal caso, è bene ridurre il numero degli incontri, terminando anche ai primi di maggio o alla metà, cercando, però, di creare un momento conclusivo per tutti e dare, soprattutto ai bambini, il senso di  essere arrivati alla fine di un percorso.

A chi è rivolto il corso?
Il corso è rivolto a tutti i bambini dai 4 ai 6 anni ed è un modo per avvicinarli alla musica in maniera divertente e giocosa, consentendo loro di apprenderne i primi rudimenti.

Quali strumenti si utilizzano?
Durante l'incontro musicale si svolgono varie attività, tra cui quella di suonare gli strumenti ritmici dello strumentario Orff . Si tratta, per intenderci, di maracas, cembali, tamburi, triangoli,sonagli…, strumenti che favoriscono lo sviluppo del senso ritmico e divertono il bambino, perché gli consentono di misurarsi con un oggetto esterno, che va controllato e suonato secondo certe regole da rispettare.

Come si svolge la lezione (durata, numero dei bambini, frequenza ecc...) ?
La lezione ha la durata di un'ora a settimana e si suddivide in vari momenti. C'è la fase dell'accoglienza e del saluto finale, poi, nella parte centrale, vengono proposte varie attività, che sono rivolte allo sviluppo del senso ritmico, della vocalità, della coordinazione motoria.
Il numero dei bambini può essere variabile, ma è un tipo di attività da fare in gruppo, che non sia né troppo esiguo, né troppo numeroso: quindi almeno tre bambini e non più di sette, massimo otto.

Come reagiscono i bambini a questi corsi?
I bambini, solitamente, mostrano di essere divertiti dalle attività proposte e hanno una grande memoria per tutto quello che si propone loro. Con il trascorrere del tempo, apprendono i nomi degli strumenti, imparano le canzoni proposte e amano molto suonare gli strumenti ritmici, avvicinandosi così alla musica senza quasi accorgersene.

I vari gruppi di bambini vengono divisi per età?
Non necessariamente: come a scuola d'infanzia, dove le sezioni possono essere miste, così nel corso musicale i bambini di 4 anni possono stare benissimo con quelli di 5 o anche con quelli di 6, perché gli uni apprendono dagli altri e i più grandi si sentono responsabilizzati dal ruolo di maggiori. Anche questo, però, viene valutato in base al gruppo che si crea, perché i bambini non sono tutti uguali

I genitori vengono coinvolti nelle attività?
Nei primi incontri i genitori possono partecipare alle attività, in modo da tranquillizzare il bambino e rendergli familiare, con la sua presenza, l'ambiente nuovo. Strada facendo, per favorire anche l'autonomia del bambino, sarebbe bene che il genitore lo accompagnasse senza entrare.
Questo non toglie che, se il bambino sta attraversando un momento difficile e fa fatica a vivere il distacco, il genitore può entrare, anche dopo le prime lezioni.

Alla fine del corso i bambini poi continuano il percorso musicale magari avvicinandosi ad uno strumento musicale?
Capita di frequente che i bambini scelgano di proseguire il percorso iniziato avvicinandosi allo studio di uno strumento musicale, che di norma viene presentato durante gli incontri di propedeutica. Il passaggio allo strumento è un momento delicato e prezioso che va curato con la massima attenzione.
Capita anche che dopo il percorso di propedeutica alcuni bambini scelgano di non continuare, perché sin dall'inizio si sono mostrati interessati alle attività musicali, ma non ad uno strumento in particolare.
Questi bambini vanno rispettati perché, in ogni caso, hanno avuto modo di vivere un'esperienza che ha consentito loro di maturare delle abilità che non riguardano soltanto l'ambito musicale, ma anche quello linguistico e logico-matematico. Un giorno inoltre, anche quando saranno più grandi, potranno decidere quale strumento fa per loro.

 Verranno fatti anche degli spettacoli?
Alla fine del percorso è possibile realizzare una performance o una lezione aperta, soprattutto per rendere partecipi i genitori delle attività svolte e delle abilità maturate nei propri figli.